02 aprile 2013

“EX LIBRETTO SANITARIO" in VENETO LR2/2013 (GIUNTA vs CONSIGLIO???)


... a pochi mesi dall’uscita del DGRV 2898 emesso dalla Giunta il 28/dic/12,  che ha introdotto delle nuove regole in merito ai corsi sostitutivi del Libretto Sanitario, ecco arrivare un nuovo contrordine … questa volta dal Consiglio Regionale !!!.

È infatti uscita la Legge Regionale n. 2 del 19 marzo 2013 “Norme di semplificazione in materia di igiene, nel quale all’articolo 5 LINK



L’art 5  della LR 02/2013 dice che “L’obbligo di formazione e informazione previsto dalla LR 41/2003 […],  viene sostituito dalla formazione impartita dal datore di lavoro o dall’OSA […], ovvero con altre soluzioni individuate nell’ambito della vigente normativa […].

Dalla lettura della LR 2 e dalle informazioni avute in regione, sembra che, in materia di formazione per ex libretto sanitario, non sia più la Giunta a decidere, ma è il Consiglio, che affida tutta la responsabilità all’OSA.
… anche la Regione Veneto si allinea, purtroppo, alla “non – regola” presente in Lombardia.

La novità, ha spiazzato tutti gli operatori che si erano appena preparati sul DGRV 2898/12.
Interpellati, i resp. della Regione Veneto mi hanno consigliano di aspettare le circolari informative che a breve arriveranno agli operatori e all'USL di riferimento.
… vi aggiornerò

05 marzo 2013

CARNE di CAVALLO, CHI SONO LE VITTIME??


Piena solidarietà a tutte le aziende truffate, ma non condivido queste facili difese.
Un’azienda alimentare ha il dovere di controllare tutto quello che utilizza e se la materia prima è di dubbia provenienza o non si può controllare non deve essere utilizzata.
Tante aziende fanno molta “fatica” a controllare tutte le materie prime.
Nello specifico per  la carne, proprio per un controllo rigoroso imposto dalle proprie politiche aziendali alcune aziende consumano solo pezzi di muscolo facilmente controllabili.
Ciò vuol dire che chi utilizza un trito di carne meno costoso di un muscolo intero (a logica dovrebbe costare di più, dato che è più lavorato) deve mettere in atto dei controlli rigidissimi proprio per non farsi truffare.

19 febbraio 2013

LA CARNE di CAVALLO FA BENE?


… ma la carne di cavallo di cavallo fa male? No fa bene! Sotto l’aspetto nutrizionale, la carne equina si differenzia per la bassa percentuale di grasso e per avere un elevato contenuto in ferro “biodisponibile” (4mg di Fe in 100g di carne), il doppio rispetto alla carne bovina. Per questo viene spesso consigliata agli sportivi, ai bambini e in generale alle persone anemiche.
 Ora scopriamo che per il “nostro benessere” ci viene “rinfilata” a nostra insaputa dalle grosse multinazionali. Lo scandalo della carne di cavallo infatti ha fatto emergere che alcuni prodotti alimentari in UK contenevano parte di carne di cavallo anziché carne bovina, come dichiarato in etichetta.
 Nello specifico le lasagne della Findus UK vendute in Gran Bretagna contengono carne equina senza essere dichiarata. La carne partiva dalla Romania per arrivare a Cipro, quindi in ’Olanda, per poi in Francia e poi acquistata dalla Findus, … Oppure: dalla Romania la carne andava in una azienda in Francia poi in Lussemburgo dove avveniva la produzione di le lasagne per la Comigel che le rivendeva alla Findus.
 Oltre ad un frode per la presenza di un ingrediente non dichiarato lo scandalo ha un aspetto etico visto che in alcune culture (brittaniche) mangiare carne di cavallo è quasi tabù.
Inoltre nei campioni esaminati sono stati trovati tracce di antinfiammatori utilizzati normalmente per i cavalli sportivi.
Lo scandalo ha ora coinvolto l’Italia con la Nestlè costretta a ritirare, per via precauzionale,  dagli scaffali italiani e spagnoli i ravioli e i tortellini di manzo Buitoni.