05 marzo 2013

CARNE di CAVALLO, CHI SONO LE VITTIME??


Piena solidarietà a tutte le aziende truffate, ma non condivido queste facili difese.
Un’azienda alimentare ha il dovere di controllare tutto quello che utilizza e se la materia prima è di dubbia provenienza o non si può controllare non deve essere utilizzata.
Tante aziende fanno molta “fatica” a controllare tutte le materie prime.
Nello specifico per  la carne, proprio per un controllo rigoroso imposto dalle proprie politiche aziendali alcune aziende consumano solo pezzi di muscolo facilmente controllabili.
Ciò vuol dire che chi utilizza un trito di carne meno costoso di un muscolo intero (a logica dovrebbe costare di più, dato che è più lavorato) deve mettere in atto dei controlli rigidissimi proprio per non farsi truffare.


 Ci sono aziende che investono molte risorse in tecnici per controllare la qualità delle materie prime e per respingere tutto quello che non è conforme.
Purtroppo non penso che questo vittimismo delle aziende truffate sia corretto e faccia il bene del settore. Forse i veri truffati sono quelle aziende serie che operano con qualità nel settore alimentare e che a causa di alcune aziende “non molto attente”, hanno visto perdere la fiducia su tutto il settore, penalizzando senza motivo il proprio lavoro .
Inoltre l’informazione dovrebbe essere più attenta e precisa indicando quali aziende hanno sbagliato e perché, e non dare informazioni “terroristiche” che penalizza tutto il settore.
… chi paga la carne di bovino meno della meta del miglior prezzo di mercato doveva stare più attento e non chiamarsi ora truffato!



... una ns riflessione in riferimento alla lettera  pubblicata sul ilfattoalimentare    

http://www.ilfattoalimentare.it/la-marchesina.html