Mi è capitato più volte di confrontarmi con tecnici della ristorazione che sostengono che per
servire un piatto pronto al ristorante o al bar prima bisogna garantire il
raggiungimento di almeno 85°C al cuore del prodotto stesso.
… … io
non sono assolutamente in accordo con questa linea di pensiero […]
Questo
perché:
Per quanto riguarda il prodotto se dovessi servire un
piatto a 85/90°C rischierei di ustionare il palato del consumatore e per di più
molti prodotti sarebbero rovinati da un punto di vista gastronomico. Ma soprattutto per quanto riguarda la temperatura minima
da raggiungere a cuore del prodotto, non mi risulta che esistano
normative che indichino specificamente limiti minimi di temperatura; penso che
nel momento in cui, con la corretta applicazione delle procedure HACCP, sia
dimostrato che il consumatore non viene esposto a rischi non mi sembra di
vedere gli estremi per contestazioni di sorta. (clicca x articolo completo)